L’archivio di Stato di Verbania è stato istituito con Decreto Ministeriale 27 marzo 1972 come Sezione dell’Archivio di stato di Novara. In seguito all’istituzione della nuova Provincia del Verbano Cusio Ossola, il 1° maggio 1998 l’Istituto divenne autonomo amministrativamente trasformandosi in Archivio di Stato di Verbania.
La sede è in un edificio settecentesco di proprietà comunale, il cui stile architettonico, con l’ampio porticato con otto colonne di granito, richiama quello di altri nobili edifici della stessa epoca, situati poco distante. Elemento di particolarità, la presenza del pozzo coperto da lastre di pietra locale e parapetto in granito rosa.
Costruito a partire dal 1786 come palazzo del Collegio su progetto di Gian Battista Fontana, ospitò le scuole destinate alla frequenza dei giovani provenienti da tutta la Provincia dell’Alto Novarese, di cui Pallanza era capoluogo. Dopo la restaurazione, le scuole in esso ospitate ebbero un notevole impulso e venne istituito il Regio Ginnasio.
Alla metà dell’Ottocento furono individuati altri edifici ove collocare le scuole dei vari ordini e il Palazzo del Collegio fu ristrutturato, elevandolo di un piano, per far posto agli uffici giudiziari.
In questo palazzo si celebrarono i processi della Pretura, del Tribunale e, dal 1882 al 1885, anche quelli della Corte d’Assise.
Nel 1970, dopo il trasferimento degli uffici giudiziari nella nuova sede, l’antico Palazzo del Collegio mutò ancora destinazione. Furono effettuati lavori di ristrutturazione per predisporre locali a raccogliere e conservare la documentazione di quella parte di territorio della Provincia denominata Alto Novarese.
La sede divenne operativa nel 1976.
Attualmente la sede comprende nove sale di deposito disposte su tre piani, quattro stanze per uffici, una sala di studio, dalla volta a vela fregiata di stucchi, con disponibilità di quindici postazioni per la consultazione, un’ampia sala didattica e per conferenze attrezzata con tecnologie multimediali.
Presso l’Archivio di Stato di Verbania sono concentrati, con poche eccezioni, i documenti storici di un’area storico-geografica che va oltre i confini amministrativi dell’attuale Provincia del Verbano Cusio Ossola, conservando anche documentazione del Vergante e dell’Aronese.
Nel giardino del palazzo sede dell’Archivio di Stato di Verbania è posizionato il mezzobusto in marmo dedicato a Carlo Cavallini. Realizzato dallo scultore Giulio Branca, poggia su un basamento di granito e marmo il cui disegno è opera dell’architetto Febo Bottini.
L’epigrafe riportata sulla stele riassume la figura del personaggio: A / CARLO CAVALLINI / GIURECONSULTO EMINENTE / INSIGNE PATRIOTA / DELLE CLASSI POVERE / STRENUO DIFENSORE / DEPUTATO AL PARLAMENTO NAZIONALE / AMMINISTRATORE INTEGERRIMO / DEL COMUNE / GLI AMICI ED IL POPOLO POSERO / MDCCCLXXXII
Carlo Cavallini fu avvocato, assessore comunale, sostenitore delle idee mazziniane; eletto deputato nella XIII Legislatura rimase in carica dal novembre 1876 al dicembre 1878.
Il mezzobusto fu posizionato nel 1882 nel cortile di quello che, all’epoca, era il palazzo di giustizia del comune di Pallanza.